#CONTAMINAZIONI FEMMINILI
“Abbiamo creato Contaminazioni Femminili perché diventasse un luogo, fisico e virtuale, festival e piattaforma allo stesso tempo, dove intrecciare nuove suggestioni e saperi. Dove incontrarsi e far conoscere la propria storia, il proprio lavoro, i propri obiettivi.” Il Festival, che ruota attorno all’arte cinematografica, affronta la contemporanetà attraverso lo sguardo femminile, che non lo limita, ma lo arricchisce. Al tempo stesso si prefigge di creare un confronto fra i diversi universi femminili cercandone il punto di contatto, il possibile o impossibile comune denominatore dell’identità femminile.
7 / 8 MAGGIO
Festival di Cinema e Donne – III edizione dedicata alla tematica dei figli, la progenie
In convenzione con il Comune di Ravenna / Ass. alla Cultura di Ravenna
Palazzo del Cinema e dei Congressi – Largo Firenze 1 – Ravenna
#ContaminazioniFemminili
Sabato 07 Maggio 2016
Contaminazioni femminili dedica la sua III edizione alla tematica dei figli, la progenie. Racconta questo tema attraverso la sua specificità, il cinema, che è l’arte che sa “parlare” con gli occhi, l’azione, il cuore e non solo con le parole. Perché le parole, specialmente in questo specifico, sono difficili, tortuose, ingannevoli. Rischiano di inciampare nella banalità, nell’essere qualcosa che vorremmo essere e che non siamo. Nel seguire prototipi di “amore” che ci hanno insegnato e obbligato ad imparare a memoria e che inevitabilmente ci fanno perdere nel labirinto dell’esistenza a volte mostruoso, ma non sempre mostruoso a volte immaginifico.
Al cinema, alle sue storie, al suo narrare, concediamo il pregio di portarci, se non nei territori della verità, sicuramente in quelli dell’autenticità.
ore 18.00 Mozes. Il pesce e la colomba
di Virág Zomborácz, Ungheria (2014)
PRIMO PREMIO BERGAMO FILM MEETING 2015
BEST ACTOR MÁRTON KRISTÓF VILNIUS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 2015
“La relazione fra Mózes e suo padre si complica ulteriormente quando questi muore e il fantasma paterno inizia a pedinare il figlio. Riuscirà Mózes a liberarsi del fardello genitoriale?”
Spesso i titoli imposti dalla distribuzione italiana dei film stranieri sono, come si sa, fuorvianti perché troppo fantasiosi o perché fanno un nocivo spoiler. In questo caso invece a un film il cui titolo in ungherese significa "dopo la vita" viene data una connotazione simbolica che accosta il protagonista a due animali che assumono un valore particolare rilevante nella vicenda. Ad essi si aggiungerà un cane che ci riporterà alla fisicità più estrema.
La regista trentenne non ha pretese sociologiche ma vuole descrivere, riuscendoci, un disagio esistenziale che colpisce un personaggio che cerca il proprio posto in “questa vita” ma che si vede frapporre un numero decisamente alto di ostacoli. Il rapporto con la figura paterna è un macigno che pesa sulla sua personalità ancora in formazione non tanto sul piano religioso quanto su quello di una totale svalutazione di qualsiasi possibile talento del figlio per il quale non nutre alcuna fiducia in un futuro possibile. Non è facile descrivere una situazione così complessa come un rapporto padre-figlio in cui uno dei due vaga in una sorta di limbo non rinunciando però a una presenza quasi parassitaria ma Zomborácz sa cogliere con leggerezza i bisogni di Mózes così come le sue pulsioni in un contesto familiare (e non) che lo considera il minus habens della situazione. Citando Haruki Murakami si potrebbe dire che per il giovane protagonista "il futuro significa perdere quello che si ha ora e veder nascere qualcosa che non si ha ancora". Con tutti i rischi del caso.
Ingresso Gratuito
ore 21.00 Room
di Lenny Abrahamson, Irlanda (2015)
PREMIO OSCAR 2016 MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA BRIE LARSON
GOLDEN GLOBE 2016 MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA BRIE LARSON
“È un film potente, Room. Sul legame tra madre e figlio dipende l’intero film e loro sanno reggerlo con grazia e solidità.”
Non c'è niente di sbagliato, in questo film, niente che non sia riuscito. Non è una novità per chi appena un po' conosce il regista Lenny Abrahamson, persona sensibile e gentile quanto modesta. Diretto in maniera perfetta, quasi tutto in interni, la prima parte in pochi metri quadrati, il film afferra le nostre menti e anche i nostri cuori dall'inizio. Il rapporto madre/figlio è fatto di grande tenerezza ma anche di risposte dure, di momenti difficili, sia dentro che fuori da Stanza. Perché se vivere dentro Stanza è difficile, Cosmo, cioè il mondo fuori, appare pericoloso, spaventoso, fatto di gente che parla forte, di cani che abbaiano, di macchine, persino di sole che può ferire. Avevo letto il libro anni fa e già la storia mi aveva affascinata, lo stesso e anche di più succede con il film. Abrahamson è un regista semplice, che narra le storie come vanno narrate e forse proprio per questo arrivano diritte al punto. In Room c'è amore, paura, tenerezza, rabbia, disillusione, disperazione, ma niente è mai troppo forte, mai troppo carico. Ne esce un film perfetto, bilanciato, con slanci improvvisi e momenti che tolgono il fiato per l'emozione e interpretato benissimo sì da Brie Larson, ma anche se non soprattutto dal piccolo, soprendente, forte Jacob Tramblay. Era il film perfetto da premiare agli Oscar, ma i signori dell'Academy non hanno colto l'occasione di fare per una volta la cosa giusta. Peggio per loro.
Ingresso Intero 5,00€ - Ridotto 4,00€
(Ridotto: over 60, under 14, università, tessera CRAL)
#ContaminazioniFemminili
Domenica 08 Maggio 2016
Abbiamo scelto la festa per la giornata di domenica dove abbracciare figli, madri, padri, genitori, nonni o semplici visitatori per ricordare e ricordarci dell’immensa responsabilità che abbiamo tutti. Tutti siamo “madre”. Non solo dei nostri figli, se ne abbiamo avuti, ma siamo “madre” di una comunità. Siamo “madre” di una natura, di un collettivo che sempre di più ci chiede attenzione, rispetto, cura.
Il nostro augurio è che in un futuro, questa, sia la vocazione di tutti.
ore 15.30 Festa per tutti i bimbi, madri, padri, genitori e nonni
Intrattenimento con ”Magic and Bubble Comedy Show”, magia, truccabimbi, palloncini e tanto altro.
Merenda tè e biscotti offerta a tutti
ore 17.00 Il Piccolo Principe
di Mark Osborne, Francia (2015)
“La trasposizione cinematografica del romanzo capolavoro di Antoine de Saint Exupery non poteva essere resa meglio di cosi'!”
Il film riesce ad essere estremamente fedele al libro, e a coglierne l'essenziale (il termine ESSENTIAL e' ripetuto e riproposto moltissime volte). Ma allo stesso tempo sviluppa e intreccia una trama molto moderna e attuale che da' ancora maggiore risalto ai concetti base del plot originale. L'eterna lotta tra la ragione e il sentimento, il passaggio dall'eta' infantile a quella adulta, l'amicizia, la crescita, sono tutte tematiche perfettamente raccontate. A livello visivo c'e' un mix di nuovo e antico, dalla computer grafica stile Pixar, alla tecnica stop motion, fatta con personaggi e scenografie di carta, veramente eccezionale. Parafrasando il film e quindi il libro "il problema non e' diventare grandi, ma dimenticare di essere stati una volta tutti bambini". Da vedere al cinema con gli occhi, ma soprattutto con il cuore, come insegna la Volpe al Piccolo Principe. Semplice e profondo. Ai prossimi Oscar potrebbe essere il vero "outsider".
Ingresso Libero*
*Presentando questo coupon alla cassa del Palazzo si avrà diritto all’entrata omaggio |