Perché lo sguardo verso il patrimonio culturale non è rivolto al passato, ma tende invece al futuro.

Cineforum DBC sul patrimonio culturale  Dipartimento di Beni Culturali in collaborazione con Start Cinema
CINEMA JOLLY via Renato Serra ore 18.00

Il 24 aprile prenderà avvio il primo ciclo di proiezioni cinematografiche nell’ambito di Sguardi dal futuro Cineforum DBC sul patrimonio culturale curato dai proff. Raffaella Biscioni e Alessandro Iannucci del Dipartimento di Beni Culturali in collaborazione con la cooperativa ravennate Start Cinema e grazie al contributo di Fondazione Flaminia - Ravenna. La proposta si rivolge alla popolazione studentesca di tutto il Campus di Ravenna e alla popolazione cittadina nel tentativo di favorire e consolidare la conoscenza reciproca fra i membri della comunità universitaria ravennate e la città.
Si tratta di una iniziativa dedicata al rapporto fra cinema e patrimonio culturale nelle sue più varie declinazioni con una selezione di opere attenta ai vari ambiti del percorso di studi in Beni Culturali: il mondo classico, la storia, le trasposizioni cinematografiche di opere letterarie, l’arte (anche attraverso la proiezione di biopic sui grandi artisti), etc.
Le proiezioni, in originale con sottotitoli in italiano,  saranno introdotte da un commento di un gruppo di docenti  del DBC (Raffaella Biscioni, Alessandro Iannucci, Alberto Malfitano, Anna Pellegrino, Matteo Zaccarini) e si terranno al cinema Jolly, alle ore 18:00, secondo un calendario già fissato che condividiamo in questa occasione e consultabile al sito https://www.startcinema.it/ e sulla pagina Facebook di Start Cinema; l’ingresso sarà libero fino ad esaurimento posti e dietro prenotazione all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@startcinema.

 

mercoledì 24 aprile      
Il Grande Dittatore, di Charlie Chaplin, (USA, 1940,2h05')     introduce Raffaella Biscioni
Concepita un anno prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale e con chiari rimandi alla Germania nazista, la pellicola narra dello scambio di persona tra un umile barbiere ebreo e un sanguinario dittatore. A causa di una lunga degenza in ospedale, il protagonista rimane all’oscuro dell’ascesa al potere del tiranno Adenoid Hynkel. Ritornato al suo quartiere d’origine, il barbiere inizierà però a ribellarsi a suo modo contro il regime.

mercoledì 15 maggio  
Il Deserto Rosso, di  Michelangelo Antonioni, 1964  (1h57')     introducono Alessandro Iannucci e Raffaella Biscioni  
Insoddisfatta del proprio matrimonio, Giuliana, moglie di un ricco industriale, cerca di evadere dalla propria vita attraverso una relazione extraconiugale. Il film è ambientato a Ravenna e rappresenta un momento di riflessione sul linguaggio cinematografico di Antonioni e sull’evoluzione del paesaggio urbano.

giovedì  30 maggio  
Dunkirk, di Christopher Nolan, 2017 ((1h46')             introducono Alberto Malfitano e Anna Pellegrino
Dopo l’occupazione nazista della Francia, l’esercito inglese rimane intrappolato sulle spiagge di Dunkerque. La storia mostra i tentativi di evacuazione delle truppe britanniche. Nonostante il grande budget degno di un kolossal, il film sconvolge le regole hollywoodiane, mostrando un evento che non ha rappresentato una vittoria bellica per gli alleati e che non ha visto coinvolti gli Stati Uniti.
 
mercoledì 05 giugno  
I Guerrieri della Notte, di  Walter Hill, 1979  (1h33')           introduce Matteo Zaccarini
Durante un raduno tra importanti gang newyorkesi, i Warriors vengono ingiustamente accusati di aver ucciso il capo di una band rivale. Si ritrovano così in un unica notte a dover sfuggire agli agguati dei clan nemici e alla polizia. Impegnati in molteplici lotte, i Warriors dovranno raggiungere Coney Island per potersi mettere finalmente in salvo e riscattare il proprio nome.

(*) Tutti i film sono in versione originale e sottotitolati in italiano

 

"Il patrimonio culturale è fatto di oggetti, di monumenti, di racconti ma anche degli uomini che li hanno prodotti. Non si tratta di reliquie del passato, da venerare nella loro distanza, come spesso i musei ci vogliono far credere: piuttosto sono organismi ancora viventi, a volte semplici frammenti di cui vorremo capire il significato, a volte splendide e intatte creazioni artistiche di cui vogliamo continuare ad ammirare lo splendore. Perché lo sguardo verso il patrimonio culturale non è rivolto al passato, ma tende invece al futuro. Ed è uno sguardo diverso rispetto a quello degli storici o degli archeologi, rivolti a ricostruire le vestigia di un passato destinato comunque a sfuggire. Perché il patrimonio culturale e la più ampia cornice che lo comprende, la memoria culturale, è tale solo perché una società nel suo complesso, in un preciso momento del proprio presente, decide di attribuirvi un valore e di porre in atto strategie per conservarlo e tutelarlo. E questo va molto oltre il valore estetico e le diverse teorie della bellezza. Le divise dei soldati e le armi inglesi e tedesche della seconda guerra mondiale non sono certo belle, se non per qualche frangia di appassionati. Ma se non fossero state raccolte e conservate in qualche forma film come Dunkirk non sarebbero stati possibili. Le torri Hamon sono probabilmente brutte e segnano la devastazione del paesaggio iniziata nel boom economico e che tutt’ora dura, come magistralmente racconta Antonioni ne Il deserto rosso. Eppure ci spiacerà non poterle rivedere in futuro, vista la nuova devastazione in corso, quella della memoria perché proprio in questi giorni le torri sono in fase di demolizione. La loro assenza renderà almeno in parte muto e non reale quel film. Ma quello stesso film diventerà per archeologi e storici del futuro un documento insostituibile per comprendere e visualizzare un bene culturale irrimediabilmente perduto: perché anche le torri Hamon sono, o potevano diventare parte del patrimonio culturale, in ragione di quella memoria che rappresentavano e che, come tale, va raccolta e custodita.

Questo primo ciclo organizzato dal Dipartimento di Beni Culturali e Start Cinema raccoglie con un filo forse tenue alcuni film che mettono in scena la relazione tra memoria culturale e storia: la storia politica ne Il grande dittatore, la storia industriale ne Il deserto rosso, la storia militare (e sociale) in Dunkirk, la storia urbana ne I guerrieri della notte. Ed è una storia spesso di violenza e sopraffazione che ancora ci riguarda come se dal futuro piuttosto che dal passato, retrospettivamente ci indicasse percorsi alternativi."  Docente DBC Alessandro Iannucci 




Project information

  • Categoria Formazione
    Sale cinematografiche
  • Target Universitari Dipartimento di beni Culturali & Amanti e appassionati di cinema
  • Data Progetto 24 aprile / 15 maggio / 30 maggio / 05 giugno 2024
  • Project URL https://www.startcinema.it
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